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biografia alfonso d'alessandro

Tecnica e Stile Unici

Nella mia arte, la luce non è semplicemente un elemento; è la mia tavolozza, il mio pennello, il mio inchiostro. La passione per la pittura ha tessuto la sua influenza nel profondo del mio essere, insegnandomi a “dipingere” con la luce nelle mie fotografie. Ricordo come fosse ieri la prima volta che mi trovai davanti a un’opera di Caravaggio: i suoi giochi di luci e ombre erano un linguaggio muto che parlava direttamente all’anima, lasciandomi senza fiato. E poi, l’astrattismo di Pollock è entrato nella mia vita come un ciclone di colori, spingendomi a rompere le catene della forma e a esplorare l’essenza stessa dell’espressione.

Le mie opere sono un viaggio attraverso la scala dei grigi, dove i chiaroscuri danzano in un abbraccio eterno, fino all’esplosione di colori vivi e intensi che si fondono in tagli di luce meticolosamente studiati per esaltarne ogni sfumatura. Mi sono nutrito dell’ispirazione di giganti della fotografia: Helmut Newton, con la sua audacia senza tempo; Richard Avedon e la sua eleganza narrativa; Patrick Demarchelier, l’armonia incarnata; Herb Ritts e la sua celebrazione della forma; Steven Meisel, il narratore visivo; Terry Richardson, con il suo stile inconfondibile; Edward Weston e la sua poesia organica; David LaChapelle, il visionario; Robert Mapplethorpe, l’artista del contrasto; Ansel Adams, il pittore di paesaggi; e Man Ray, l’alchimista della luce. Ognuno di loro ha lasciato un segno indelebile nella mia visione artistica, diventando parte del mio linguaggio visivo, un alfabeto di luce e ombra che racconto attraverso il mio obiettivo.

Esplorazione e Viaggi

Trasferitomi a Roma, mi sono immerso nel mondo effervescente del cinema e del reportage fotografico. La Città Eterna, con la sua storia millenaria, si è rivelata una maestra esigente ma generosa, insegnandomi a scrutare oltre l’obiettivo e a catturare l’essenza celata dietro ogni scatto. Il cinema, con i suoi maestri dell’immagine, ha giocato un ruolo fondamentale nel mio percorso artistico. I grandi direttori della fotografia, con la loro abilità di plasmare la luce e creare atmosfere indimenticabili, mi hanno insegnato a vedere il mondo in una nuova luce. La loro maestria nel modellare ombre e bagliori mi ha ispirato a sperimentare con la luce nelle mie fotografie, cercando di catturare non solo l’immagine ma l’emozione e la storia che essa racconta.

Dopo cinque anni di apprendistato tra le sue vie intrise di storia, il desiderio di nuove avventure mi chiamò. Armato di una valigia colma di pellicole e un cuore gonfio di aspirazioni, mi diressi verso la metropoli che non conosce il sonno: New York. La Grande Mela si dispiegò davanti a me come un caleidoscopio di narrazioni infinite, ogni frammento un capolavoro in attesa di essere rivelato. I miei giorni si susseguivano in una danza di scatti furtivi tra i grattacieli e i cartelloni pulsanti di luce, ma era nel silenzio delle ore libere che la magia si manifestava. Vagavo tra musei e gallerie, santuari dell’arte dove ogni angolo celava meraviglie inesplorate.

In un pomeriggio invernale, con il freddo che mordeva le ossa, il destino mi guidò al cospetto della “Tony Shafrazi Gallery” nel cuore di Chelsea. Varcai la soglia e mi trovai di fronte a una scalinata maestosa, un invito all’ascensione. Spinto dalla curiosità di un esploratore alla ricerca di tesori nascosti, salii, gradino dopo gradino, senza aspettative, lasciandomi guidare dall’istinto.

Alla sommità, un silenzio pregnante di attesa mi accolse, come se la galleria stessa trattenesse il fiato in previsione della mia reazione. E poi, la rivelazione: le pareti erano un trionfo di opere che ridefinivano la realtà, frutto della mente di un artista fino ad allora sconosciuto a me, ma destinato a lasciare un’impronta indelebile sul mio cammino artistico. David LaChapelle, con la sua visione rivoluzionaria, mi attendeva al termine di quella scalinata, pronto a svelarmi un universo di possibilità senza confini.

In quel momento, LaChapelle non mi mostrò semplicemente la sua arte; mi aprì le porte a una nuova filosofia esistenziale. La fotografia poteva essere coraggiosa, sfidante, un inno alla verità in un mondo troppo spesso avvolto nel silenzio. Da quel giorno, compresi che il mio obiettivo avrebbe intrapreso un nuovo percorso. Ero pronto a narrare storie capaci di lasciare un’impronta, proprio come lui aveva fatto con me.

L’esperienza newyorkese mi spinse ad approfondire la street photography e a esplorare il paesaggio urbano, passioni che mi portarono a viaggiare in metropoli incantevoli come Parigi, Amsterdam, Miami, Boston, Londra, Madrid, Zurigo e molte altre. Ogni città ha arricchito la mia visione artistica, regalandomi nuove atmosfere e scenari che hanno trovato posto nel portfolio di Alfonso D’Alessandro, fotografo.

Fotografia Pubblicitaria e Focus Attuale

Tornato alle radici della mia Agropoli in provincia di Salerno, ho riversato l’essenza delle mie esperienze globali nella fotografia pubblicitaria (ADV), fashion e le sfilate di moda. Il mondo è diventato il mio studio fotografico, ogni angolo del pianeta una tela su cui imprimere visioni di stile e eleganza. Ho collaborato con marchi di prestigio e menti creative, realizzando spot, campagne pubblicitarie, fashion show e calendari che hanno catturato l’attenzione e l’immaginazione.

Negli ultimi anni, ho affinato il mio obiettivo sull’essenza femminile, quella forza delicata e potente che esprime amore, bellezza, sensualità ed erotismo. Le donne che ho ritratto non sono semplici soggetti; sono muse che raccontano storie di grazia e forza, di vulnerabilità e potere. Ogni forma, ogni curva che ho catturato, è un inno alla loro essenza, un dialogo tra la mia lente e la loro anima.

Ogni scatto, ogni progetto è stato una lezione di vita, un’opportunità per crescere e apprendere. Le sfide tecniche si sono trasformate in trionfi creativi, e gli incontri con persone straordinarie hanno tessuto una rete di ispirazione e amicizia che perdura nel tempo. Con l’apertura della mia agenzia di comunicazione, ho consolidato oltre un decennio di successi e innovazioni, continuando a esplorare nuovi orizzonti della fotografia pubblicitaria (ADV) e fashion, sempre con uno sguardo rivolto al futuro.

Continua Evoluzione e Impegno

In un mondo in costante cambiamento, la mia ricerca artistica non conosce soste. Esploro nuovi orizzonti della creatività, fondendo la fotografia con l’avanguardia dell’Intelligenza Artificiale e la dimensione scultorea del 3D. Le immagini che nascono da questa alchimia sono un ponte tra il tangibile e l’immaginario, sorprendendo lo spettatore con un gioco di realtà e fantasia.

La mia tela si estende oltre la fotografia fashion, commerciale e ADV; è nel silenzio del mio studio che la passione per la pittura prende vita. Qui, tra pennelli e colori, sperimento la materia, creando texture che sono il riflesso tangibile dei miei pensieri più profondi, un diario visivo della mia anima artistica.

Il mio spirito nomade mi porta a viaggiare oltre i confini, attraverso l’Italia, l’Europa e il mondo intero. Ogni cultura che incontro è un capitolo aggiunto al libro della mia vita, ogni tradizione un colore aggiunto alla mia palette. Con una valigia piena di progetti e un cuore aperto alle infinite possibilità, mi avventuro nella realizzazione di ogni sogno artistico che ho coltivato.

Chiedetemi chi sono, e con un sorriso vi risponderò: “Io sono un fotografo d’arte, un narratore visivo, un esploratore dell’anima.”

La mia dedizione è un fuoco inestinguibile. Studio e sperimento senza sosta, abbracciando le tecnologie più avanzate per tessere un linguaggio visivo che sia unico e riconoscibile. È questa incessante ricerca che mantiene viva la mia vena artistica, permettendomi di evolvere e trasformarmi, proprio come le immagini che catturo.

Oggi, nelle mie opere, potete testimoniare l’evoluzione di Alfonso D’Alessandro, un fotografo e artista che, come la luce che modella, è in continua crescita e trasformazione.

Citazioni che mi ispirano

“L’importante è vedere ciò che è invisibile agli altri.” (Steve McCurry)

“La fotografia non è come la pittura. Vi è una frazione creativa di un secondo quando si scatta una foto.” (Henri Cartier-Bresson)

“Un’immagine vale più di mille parole.” (Confucio).

“Ho sempre pensato che la fotografia sia come una barzelletta: se la devi spiegare non è venuta bene. ” (Ansel Adams).

alfonso d'alessandro ritratto